Non un semplice ospedale: un luogo di riferimento per la comunità.
Progettato dallo studio italiano Tamassociati, si avvale di soluzioni tecnologiche avanzate, armonizzate con le tradizioni e i materiali costruttivi tipici del sito: sistemi di filtrazione per frenare l’irrompere della polvere del deserto, pareti ventilate per ridurre la temperatura interna, torri eoliche integrate a un sistema di refrigerazione dell’acqua di tipo industriale che costituisce una novità per quelle regioni africani.
Il tutto entro un’architettura composta da tetti piani, pareti bianche, portici e finestre di forma variata che danno un tono allegro e originale all’insieme pur contraddistinto da un’estrema semplicità. Le acque reflue hanno permesso di realizzare gradevoli giardini a disposizione del pubblico, capaci di favorire la guarigione dei piccoli malati e di rendere ridente l’arido paesaggio.
È uno dei progetti che hanno vinto, nel corso degli anni recenti, il Premio Internazionale Architettura Sostenibile.