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Come avverrà la distribuzione dei fondi del PNRR?

Il quadro giuridico si sta lentamente delineando.

Come noto, alla Salute è dedicata la Missione Salute 6 (M6) del PNRR.

Il Piano stanzia 15,63 miliardi in totale per le due componenti della missione:

  1. Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale: 7 miliardi di stanziamenti
  2. Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale: 8 miliardi e 63 milioni di euro.


Con il Decreto del Ministero dell’Economia e Finanze, 6 agosto 2021, recante “Assegnazione delle risorse finanziarie previste per l’attuazione degli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e ripartizione di traguardi e obiettivi per scadenze semestrali di rendicontazione” (GU n. 229 del 24 settembre 2021) si è stabilito che “Le risorse finanziarie previste per l’attuazione degli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) sono assegnate alle singole amministrazioni titolari degli interventi” .

Tali amministrazioni poi dovranno

  • provvedere ad attivare le procedure per gli interventi di rispettiva competenza (punto 2) ,
  • imputare alle relative risorse finanziarie (nei limiti stabiliti nella Tabella allegata – punto 3)
  • adottare ogni iniziativa necessaria ad assicurare l’efficace e corretto utilizzo delle risorse finanziarie assegnate e la tempestiva realizzazione degli interventi secondo il cronoprogramma previsto dal PNRR (punto 4) ,
  • vigilare sulla tempestiva, efficace e corretta attuazione degli interventi di rispettiva competenza (punto 5)
  • inviare al Ministero dell’Economia e Finanze, i dati relativi allo stato di attuazione delle riforme e degli investimenti ed il raggiungimento dei connessi traguardi ed obiettivi al fine della presentazione (punto 7)


Quali sono allora le amministrazioni per la Salute?

Lo stesso Decreto indica come referente il Ministero della Salute, in collaborazione con Agenas per la Componente 1 (le Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale).

L’attuazione poi avverrà (tenendo conto dell’organizzazione del nostro SSN) per il tramite delle Regioni.

Il Ministero della Salute quindi ha preparato un piano di riparto tra le Regioni (la Relazione illustrativa del piano di riparto e la scheda di riparto), in discussione in Commissione Salute il 20 ottobre.

Contemporaneamente il Ministero delle Finanze ha pubblicato una Circolare con cui stabilisce che le amministrazioni interessate dovranno, fin dalle prime fasi attuative, stabilire i requisiti da inserire negli atti e nei documenti chiave per “orientare” le soluzioni tecniche e amministrative degli investimenti e delle riforme, vincolandole al:

  • conseguimento dei milestone e dei target entro le scadenze convenute;
  • rispetto per tutti gli interventi/progetti del principio del “non arrecare danno significativo” all’ambiente (cd. DNSH);
  • rispetto delle ulteriori condizionalità associate alle diverse misure (per esempio in termini di percentuale delle risorse che contribuiscono all’obiettivo climatico o digitale o territoriale).

Allegata alla Circolare le Istruzioni Operative che le Regioni dovranno seguire per scrivere i bandi contenenti i  requisiti minimi da rispettare nell’attivazione delle procedure di selezione ed esecuzione degli interventi.


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