La bufera recente su ChatGPT (sospesa in Italia con provvedimento del Garante Privacy 30 marzo 2023) ha aperto un acceso dibattito sui diversi aspetti della AI, positivi e negativi.
Imitare l’intelligenza umana è l’obiettivo della tecnologia da ormai molti anni. Ma indubbiamente l’accelerazione in corso non ha precedenti.
Si sente infatti sempre più spesso parlare di “AI”, “chat bot” e “assistenti digitali”, tecnologie che hanno l’obiettivo di snellire il lavoro dell’uomo e agevolarlo.
Tuttavia, i prodotti e servizi basati sull’intelligenza artificiale raccolgono ed elaborano dati provenienti dalla persona che va tutelata affinché questi tali dati elaborati mantengano la loro finalità – aiutare e snellire il lavoro dell’uomo – e non gli si ritorcano contro.
Vi sono infatti diversi profili di rischio nell’uso delle intelligenze artificiali, da considerare per evitare che le tecnologie si tramutino in strumenti di manipolazione.